Dibattito sulla Mozione: Padroni a casa nostra!
Intervento del capogruppo consiliare di I Love Biella (terza parte)
Non voglio e non posso però dimenticarmi di colui che, in tutto l’Affaire Diga, dovrebbe avere maggior voce in capitolo. L’uomo che più di tutti gioca a nascondino e che continua a mettere le mani avanti per cedere alla regione il testimone dell’ultima parola (di ASSENSO, ovviamente), il Presidente della Provincia.
Ho partecipato all’ultimo consiglio provinciale e mi sono rimaste impresse le parole pronunciate a inizio seduta dal presidente Simonetti.
Ha puntato il dito contro la “provincia del NO“. Egli non può più sopportare i NO della sinistra: no all’autostrada, no alla centrale energetica di Cerreto, no alla centrale a cippato a Cossato, no alle centraline idroelettriche, no al nucleare, no ai pannelli fotovoltaici nei terreni agricoli, no alle discariche, no alle cave, no al termovalorizzatore, no alla diga, no a Mediapolis, no al treno Biella-Milano, no alla riforma sanitaria, no al bonus bebè, no agli F35 a Cameri. Però sì ai bombardamenti in Libia.
Presidente Simonetti, le dicono tutti di no semplicemente perché sbaglia le domande. Tutto qui. Facciamo, se possiamo chiamarlo così, un gioco: ci poniamo noi stessi le domande e diamo anche le risposte. A chi ci legge capire se siamo di sinista, centrosinistra, centro, quello che vuole lei o se semplicemente vogliamo qualcosa di meglio per il territorio. Anche a costo di rinunciare a degli affari, leciti per carità, ma pur sempre affari. Di pochi.
Ed allora:
- Vogliamo l’elettrificazione della linea ferroviaria da Biella e verso i capoluoghi di regione? SI’
- Vogliamo aprirci alla concorrenza come promesso a suo tempo ad Arenaways? SI’
- Vogliamo mantenere l’autonomia della nostra azienda sanitaria locale? SI’
- Vogliamo finire il nuovo ospedale in tempi certi? SI’
- Vogliamo mantenere tutti reparti ora considerati a rischio: EMODINAMICA, GERIATRIA, ONCOLOGIA, MALATTIE INFETTIVE, NEFROLOGIA, DERMATOLOGIA, NEUROPSICHIATRIA INFANTILE? SI’
- Vogliamo mantenere il nostro organico di personale medico ospedaliero? SI’
- Vogliamo mantenere il nostro ambito territoriale (Ato) nei confini attuali e non ridurli a quello della provincia con il fondato rischio che le bollette raddoppino o triplichino? SI’
- Vogliamo mantenere sia l’acqua che la sua gestione in mani pubbliche? SI’
- Vogliamo le infrastrutture viarie, magari ripensando allo scempio ambientale quale sarà l’autostrada e ravvedendoci, se non è troppo tardi, collegando semplicemente Mottalciata a Carisio? SI’
- Vogliamo mettendo in sicurezza la Trossi rendendola a doppia carreggiata e mettere mano alla superstrada portando il limite da 90 a 110 km orari semplicemente costruendo le piazzole di fuga come richiede il codice e risparmiando vagonate di soldi pubblici? SI’
- Vogliamo abolire le province, inutili centri di spesa come il nostro, o perlomeno ridisegnarle con perimetri che abbiano un senso e un peso? SI’
- Vogliamo abolire per legge i doppi incarichi, i doppi stipendi pubblici, i vitalizi, le quadruple legislature? SI’
- Vogliamo perorare senza reticenze il vero MADE IN ITALY manifatturiero? SI’
- Vogliamo valutare se alla nostra provincia, in recessione cronica, possa essere concesso lo status di ZONA FRANCA URBANA, per dare nuovo slancio all’economia del territorio? SI’
- Ed in definitiva, vogliamo preservare l’Alta Valsessera e difenderla da noi stessi? Io dico di SI’.
E spero quanto prima lo diciate con forza e convinti anche VOI.
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