Biella 26 novembre 2010
LETTERA APERTA AL COMANDANTE CIANCIOTTA
Gentile comandante della polizia municipale di Biella sig. Maurizio Cianciotta,
ho letto con sommo dispiacere su un giornale locale, pochi giorni orsono, il suo proposito di querelare il consigliere comunale Roberto Pietrobon reo, a suo giudizio, di aver invaso la sua privacy dato che, a mezzo internet, ha ipotizzato le sue imminenti dimissioni “spintanee” dall’incarico di comandante dei vigili urbani del comune laniero, per trasferirsi in nuova sede (presumibilmente Verbania).
Non entro nel merito della veridicità o meno delle ipotesi di cui sopra, ma le chiedo, con queste poche righe, di soprassedere dal suo intento di querela per uno e più motivi, il primo dei quali è correlato proprio all’incarico pubblico che lei ha l’onore e l’onere di espletare al servizio della città di Biella. Lei è stato chiamato al ruolo, su espressa indicazione del Sindaco Donato Gentile ed ha accettato tale compito per motivi, quelli sì, personali e ascrivibili alla sua volontà. Anche il sottoscritto, con l’incoscienza e l’allegria del neofita, ha accettato un incarico pubblico. Mi sono candidato in lista civica ed ora, nell’esercizio del semplice consigliere comunale d’opposizione, mi interfaccio giocoforza con la cittadinanza che rappresento, metabolizzando le critiche e rielaborando i consigli.
Il denominatore che ci accomuna è che, seppur con ruoli, responsabilità e gratificazioni economiche dalle distanze siderali, siamo entrambi e scientemente, dei dipendenti della città di Biella. Un datore di lavoro atipico per chi non ne conosce i meccanismi: un ente locale con regole, regolamenti e un insieme di organi istituzionali, dai consiglieri, agli assessori al Sindaco, le cui azioni e decisioni possono essere condivise, oppure monitorate da chi non le condivide, a garanzia del corretto e limpido funzionamento della democrazia (sistema si sa non perfetto ma, al momento, il meno imperfetto).
Ciò detto, è poi da correlare al binomio “decisioni e loro monitoraggio” l’importanza dei mezzi d’informazione che lei diffida dal propalare notizie a riguardo della sua ipotetica dipartita. Ed è questo l’ultimo nodo da dipanare: scrivere, parlare, ascoltare, agire, non conosco altri verbi legali per “fare politica” nel vincolo categorico però di rispettare sempre e comunque la sfera privata e personale degli interlocutori, come oggettivamente a mio giudizio è avvenuto nelle ipotesi avanzate via internet dal consigliere Pietrobon.
Se così non fosse, la prego di credermi sulla parola che, essendo al momento segretario politico di me stesso, l’obiettivo della mia missiva sarebbe stato quello di tutelare la privacy della carica istituzionale a discapito del consigliere Pietrobon, stia certo.
Buon lavoro o buona fortuna comandante Cianciotta.
Benito Maria Possemato
Capogruppo consiliare I Love Biella