Egregio direttore,
leggendo un bisettimanale locale pochi giorni or sono, ho trovato degna di una adeguata risposta la presa di posizione dell’assessore Giachino riguardo la querelle sul tunnel in via La Marmora. Ad inizio legislatura, prima ancora delle infelici uscite pubbliche sull’apertura di via Gramsci, piuttosto che sul rifacimento in varie tinte e dimensioni del “bottone” di via Amendola, o ancora sulla nuova colata di vernice blu a delimitare i parcheggi del centro, rimasi sinceramente e favorevolmente impressionato dalla prima uscita del nostro assessore alla viabilità la quale dichiarava la disponibilità a porre in opera un impianto semaforico per regolare il traffico e il passaggio pedonale in corrispondenza dell’Esselunga (con un costo stimabile tra i 17.000 e i 20.000 euro come da prezziario regionale).
Ecco una decisione di buon senso, mi dissi: centro, destra o sinistra non mi interessano, se va in consiglio la voto certamente.
Ora apprendo dall’articolo in questione che quei denari il comune di Biella non li ha, o peggio, io credo che a questo punto non si vogliano trovare perchè, se il semaforo operativo diventasse, come logico auspicio, anche risolutivo dei problemi viari, ecco che l’inutilità del tunnel verrebbe acclarata con gran scorno della giunta. Purtuttavia l’assessore dichiara che la soluzione dell’impianto semaforico le piacerebbe ancora, almeno giusto il tempo di gestire il traffico sotto Natale e poi via che si parte comunque con i lavori del sottopasso dal 2011 (attenzione, a quanto mi è dato sapere, sarà un sottopasso per le auto e non per i pedoni come pensano erroneamente in molti, mentre gli autobus circolerebbero comunque in superficie, sfilando su due corridoi laterali posti a nord e a sud della carreggiata ).
Ora la domanda che sorge spontanea a me come son certo ai molti lettori ed elettori è: ma che senso avrebbe avuto posare un impianto semaforico che ci costa 20.000 euro e che butteremo via o riutilizzeremo (chissà dove e quando) poco dopo Natale? A questo punto meglio prendere atto che fortunatamente i fondi in cassa non ci sono. O meglio, un senso ce l’ha per le esigenze politiche spesso diametralmente opposte a quelle di una buona amministrazione. E infatti i condivisibili propositi iniziali dell’assessore Giachino sono stati sacrificati dalla sua stessa maggioranza per scelte legittime ma, appunto, politiche del comune di Biella, che ha individuato nell’inutile sottopasso di via La Marmora la panacea dei problemi viari in parte della città, chiedendone il finanziamento in toto attraverso la regione per circa due milioni di euro che sono comunque soldi pubblici e, in caso di necessità, anticipandoli dalle casse del comune di Biella pur di iniziare gli scavi nel 2011 e, salvo imprevisti (quali ad esempio le rogge che scorrono copiose nel sottosuolo in detta zona), poterli terminare entro le prossime elezioni comunali del 2014, giusto in tempo per veder sfilare in superficie gli autobus con i faccioni elettorali posti sulle fiancate.
Benito Maria Possemato
Capogruppo consiliare I Love Biella