Biella 29 ottobre 2013
Il 30 maggio 1999 fu il giorno biellese di Pantani.
Quel dì la sua parabola sportiva e umana ricalcava il profilo del monte Mucrone che un Pantani già in rosa arrampicò fino all’apice d’Oropa da par suo, da pirata.
Nella piccola attività di ristoro che gestisco in Biella, grazie al giro d’Italia, quel giorno il lavoro fu frenetico, ma volli comunque ritagliarmi mezz’ora seduto al Bottalino per farmi meravigliare anch’io da cose mai viste nel biellese: migliaia di ciclisti e appassionati che scendevano da Oropa su una strada interdetta alle auto, come un fiume rotante.
Nuove emozioni aspettano i biellesi e non solo, Il giro d’Italia farà nuovamente tappa a Oropa nel 2014, ormai è deciso.
Da commerciante in Biella, nel mio piccolo, mi spenderò senza limite per sostenere l’accoglienza della città prima ancora del mio tornaconto di bottega ma, da consigliere comunale d’opposizione costruttiva, voglio stare sul pezzo e uno spunto di riflessione ai biellesi meno ferrati sulle scelte di questa amministrazione comunale vorrei darlo.
A mio giudizio, la due giorni di giro d’Italia targata Pella – Gentile – Martinazzo avrà eco formidabile per mesi prima e dopo le tappe solo con una adeguata promozione del territorio che inneschi l’effetto-evento. Però non prendiamoci “in giro”: né il pubblico né i privati hanno in questo momento risorse e, forse, neppure idee per sostenere un battage di ricaduta sul territorio di medio-lungo termine.
Da amministratore avrei fatto scelte diverse più aderenti, ad esempio, alla splendida brochure pagata dal comune di Biella e donata ai consiglieri comunali dall’assessorato allo sport; rivista patinata dove l’assessore Pella annuncia con perfetta acconciatura e impegnandosi in pompa magna, che Biella sarà “Città Europea dello sport 2014, con eventi volti ad avvicinare allo sport tutta la cittadinanza, dai giovani alla terza età ed eventi di carattere nazionale” come da sito ufficiale del comune.
Il mio sospetto è che l’assessore non dica che il giro d’Italia assorbirà ogni risorsa e che non rimarrà un cent per una manifestazione europea di tale lustro e richiamo, a meno di alchimie contabili di bilancio. Rischiamo un flop clamoroso per la città lasciando al palo tutti gli impianti da Oropa allo stadio, nonché le società e le associazioni sportive ancora vive sul territorio e, scommetto, sino ad ora mai interpellate in merito.
Passi il giro, viva il giro ma, partita la carovana rosa, nella tappa successiva delle elezioni comunali, mi spenderò perché vinca un sindaco con un passo diverso dal gregario. Se non troviamo un campione, almeno una donna o un uomo capaci di fare squadra con i propri concittadini per condividerne un progetto di città che sappia coniugare in sinergia la cultura, l’arte, l’ambiente, gli sport (non gli spot) e quindi la salute, l’unico petrolio italico che non pompiamo mai.
Benito Maria Possemato
Consigliere comunale in Biella