E se alle prossime amministrative avesse ragione il sindaco di Biella Donato Gentile?
Il circo politico locale di questi giorni non può essere slegato dalle vicende circensi nazionali, ma andiamo con ordine.
Nell’ultimo consiglio comunale la posizione del sindaco sul taglio degli assessori era quella dello choccato passeggero sull’aereo più pazzo del mondo che viene preso a schiaffoni da quasi tutti gli altri passeggeri in fila indiana, suore e hostess comprese.
A mettermi in fila non ci ho proprio pensato, già nauseato da tre mozioni che ho sostenuto in tre anni sulla riduzione della giunta e tutte cassate dalla ex maggioranza; sono rimasto silente e allacciato al mio posto ad ascoltare nell’ordine: i fratelli “coltelli” di Biella che hanno servito al sindaco un comunicato scritto e paragrafato con ben sei pugnalate, dalla lettera a alla f, ma con postilla di fedeltà da trenta denari a piè di pagina. I consiglieri di opposizione (perlomeno quelli presenti) a girare il coltello nelle piaghe. Un paio di voci sparse nel pdl che chiedevano mesti a Gentile se avessero ancora i numeri per governare ed infine i consiglieri di lega nord i quali, dopo quattro anni di letargo anche sulle tre mozioni in premessa, hanno presentato ben 14 emendamenti d’ostruzione allo loro stessa maggioranza che manco il partito comunista degli anni 70′.
Sono stai proprio i leghisti ad avermi acceso un led di allarme democratico quando hanno sottolineato in consiglio comunale che “non possiamo uscire dalla maggioranza, gli accordi nazionali tra lega e pdl ci legano le mani”.
E qui casca il principio democratico imponendoci un interrogativo plausibile: ma vuoi vedere che il prossimo governo nazionale di Enrico Letta, l’uomo del Bieldeberg che sussurrava al giaguaro, sostenuto da pd-pdl-civici sparsi e forse da lega nord, se dura, può tenere a galla praticamente tutte le giunte locali, offrendo uno scivolo perfino alla nuova candidatura di Donato Gentile, il più funzionale perché il più molle ad opporsi al sistema?
Rimarrò fino alla fine del mio mandato all’opposizione, tra i “cani” sciolti, perché la mia fiducia incondizionata che davo un tempo a questi partiti ora lo voglio meditare. Volevo solo vivere la mia vita e curare il mio lavoro, come tanti, ma dopo questa mia utile esperienza in consiglio comunale ho dato ampio credito a chi afferma, con ragione, che non puoi disinteressarti alla politica perché stai certo che è lei che si interessa a te, firmando per noi trattati di Lisbona criptici che ci strangolano, avallando privatizzazioni di società pubbliche floride da sip all’enel alle autostrade (costruite dai nostri nonni, spolpate e rivendute dai soliti squali che si spacciano per il gotha dell’imprenditoria italiana e ancora pontificano), affidando le nostre sorti a una commissione europea di nominati e alla banca centrale europea, le vere sovrastrutture sovrane che ci hanno venduto un’Europa ben diversa da quella in pubblicità.
Partecipare vuol dire quindi conoscere perché è la nostra ignoranza la loro forza, ma nel nostro piccolo possiamo decidere fin dalle prossime amministrative di reagire dalla base per tentare di cambiare questo mondo, candidandoci o impegnandoci in prima persona, ognuno con le proprie forze, altrimenti saremo sempre dei pezzi di carne in mezzo ai lupi.
Benito Possemato
Consigliere comunale I Love Biella
Partecipare vuol dire quindi conoscere perché è la nostra ignoranza la loro forza, ma nel nostro piccolo possiamo decidere fin dalle prossime amministrative di reagire dalla base per tentare di cambiare questo mondo, candidandoci o impegnandoci in prima persona, ognuno con le proprie forze, altrimenti saremo sempre dei pezzi di carne in mezzo ai lupi.