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Tanto dovevo al prof. Mazzoli

Biella 15 novembre 2012

“… Dopo la disgraziata parentesi della presidenza lampo targata Ezio Mazzoli con toccata e fuga di quest’ultimo verso lidi più tranquilli in Biverbanca col benestare del sindaco e con buona pace del merito, questo sconosciuto”.

Questo breve stralcio di una mia missiva a persona terza, ha innescato la scomposta reazione a mezzo stampa ribattezzata “tanto dovevo, pro veritate” dallo stesso prof. Mazzoli (o da chi gli ha armato la penna) e che ho focalizzato solo dopo aver sgranato come con un rosario, le sue gentili aggettivazioni a mio carico: Possemato è un consigliere senza argomentazioni, senza idee, falso, bugiardo, dormiente, animoso, incapace di ponderare fatti e persone anche come essere umano e, infine, il prof. Mazzoli non mi ritiene capace di porgergli le mie scuse (?), dandomi quindi del maleducato.

E’ quest’ultima contumelia l’unica che non mi è scivolata via con una doccia perché tra i miei difetti (hai voglia quanti), non manco di educazione e le mie scuse “pro Belletti Bona” voglio porgerle, al prof. Mazzoli.

Mi scuso per aver pensato che il prof. Mazzoli potesse dare un segno di discontinuità politica, pubblicando in rete il suo curriculum vitae (sarei proprio curioso) a giustificare la competenza per incarichi anche delicati come quello alla presidenza del Belletti Bona. Trincerarsi dietro il deprimente “è sempre stato così” manda in astensione qualsiasi elettore che abbia ancora in animo di recarsi a votare perché si cambi in meglio e non in peggio, dico bene?

Mi scuso per aver pensato che il prof. Mazzoli abbia accettato senza la minima cognizione di causa un incarico missionario come la presidenza non retribuita del Belletti Bona, su pressione del sindaco e giammai per competenza specifica. “Tanti voti, tanti posti” è l’equazione del pressapochismo ormai endemico in questo Paese e che travalica il colore politico.

Mi scuso per aver pensato che l’incompetenza di merito del prof. Mazzoli sia stata certificata, dopo pochi mesi dall’assegnazione dell’incarico (caso più unico che raro in Italia), dalla sfiducia a maggioranza del suo preoccupato consiglio di amministrazione (peraltro della sua parte politica) e non da sue dimissioni spontanee.

Mi scuso per aver pensato che nel momento in cui il prof. Mazzoli denuncia la scarsa sensibilità e disponibilità bancaria e istituzionale a ripianare i debiti, anche pregressi, del Belletti Bona a salvaguardia di degenti, personale e loro famigliari, disgustato avrebbe dovuto non accettare dalle stesse istituzioni una poltrona consolatoria, questa sì retribuita, in fondazione Biverbanca.

Tanto dovevo “pro Belletti Bona”.

Benito Possemato
Consigliere comunale I Love Biella

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