Biella 11 febbraio 2012
Cortese signor Francesco Rutelli,
prima di rivolgerle una domanda, ho riletto in breve la sua carriera politica a vita-lizio, non dissimile da quella di maggiorenti anche di altri partiti. Non avevo più memoria di quali fossero le sue radici di “pensiero” e quale tourbillon di giravolte avesse portato il suo volto telegenico sempre velatamente abbronzato e molto bronzato, dall’ambientalismo ortodosso, alla Margherita ormai spiumata per approdare infine a nuovi compagni di merende, dal sig. Gianfranco Fini a scendere.
L’antefatto al mio quesito è il ladrocinio di 13 milioni di euro di rimborsi elettorali. Denaro dei contribuenti sottratto in 90 riprese dal sig. Luigi Lusi, tesoriere di sua fiducia nonché senatore di questa disgraziata Repubblica, euro con i quali il sig. Lusi ha acquistato, tra le altre, una irrinunciabile casetta in Canadà.
A prescindere dal mio sentimento politico, la domanda è: dopo aver doppiato, come altri milioni di elettori, la massima di Indro Montanelli, recandomi con responsabilità costituzionale a votare non solo a naso turato ma pure con fondoschiena ben stretto e raso alla cabina elettorale: ma io, perché mai dovrei votarla?
Comprovato, in ultimo, dal caso Lusi (oltre che da un filotto di sconfitte elettorali), che se lei non ha sotto controllo i conti e gli interessi di un partito, non vedo come possa tutelare quelli di un Paese.
Ma soprattutto vorrei sapere perché si ricandiderà alle prossime elezioni politiche, dato che non ho dubbi che il suo volto bronzato e scollato da ogni realtà di tribolazione umana si ricandiderà, tentando all’infinito di intortarci con la necessaria flessibilità di lavori che lei non ha mai svolto, discettando di professioni che lei non professa, liberalizzando un commercio che lei frequenta solo per shopping, finendo prima o poi con l’invitarci a mangiare le brioches se non avremo più pane, proprio come suggerì a suo tempo la regina Maria Antonietta, la rammenta?
Benito Maria Possemato
Grande! Una bella randellata ben assestata sul groppone se la merita tutta… (politicamente parlando, s’intende)