nav-left cat-right
cat-right

La pasta con la ‘nduja

Biella 09 dicembre 2011

E’ in qualità di consigliere comunale che pochi giorni orsono, alcuni concittadini piccati, mi segnalavano via mail e circostanziandola con documentazione fotografica la criticità di ingombro della tensostruttura montata in piazza Vittorio Veneto che ha ospitato, nel primo fine settimana di dicembre, la festa degli Antoniminesi (attiva comunità calabrese ben radicata da generazioni in città) occupando per circa quattro giorni, da marciapiede a marciapiede e per la profondità di molti metri, tutta la carreggiata, con l’aggiunta dei mezzi di servizio, tra i quali un grosso Tir a fungere da ulteriore tappo per il passaggio non pedonale, e delle bancarelle commerciali a occludere ogni eventuale passaggio veicolare lungo i portici (dinnanzi alla ex Standa, per intenderci).

La mia prima umana reazione, devo ammettere, è stato il rammarico per non essere riuscito neanche stavolta, data la mia attività in proprio in quel del Piazzo, a profittare di una “sagra” che mi avrebbe visto in prima fila nell’esercitarmi con la ginnastica da tavolo per abbuffarmi di pasta con la ‘nduja, mentre la seconda reazione è stata quella di esclamare nel mio io: “ecco i soliti guastafeste, e poi la manifestazione è certamente patrocinata dagli enti pubblici con la responsabilità del comune di Biella, credo che tutti i permessi siano in regola”.

A farmi riconsiderare la mia superficialità d’approccio alla segnalazione in oggetto, è stata la concitata telefonata telegrafica di un vicino di casa sul mio posto di lavoro, occorsami poche sere orsono: “molla il grembiule del ristorante, invita i clienti ad autogestirsi, afferra gli estintori che puoi e corri seduta stante in strada Garella che il tetto di casa ti va a fuoco”.

Maledetto camino! fortunatamente non si è fatto male nessuno; solo Pippo (il cane che vive con me) avrà bisogno di supporto psicologico perché ha ancora gli occhi sbarrati.

Ma senza il prezioso aiuto dei vigili del fuoco di Biella accorsi sul posto con tre mezzi pesanti, non sarei mai riuscito a circoscrivere a un quarto del tetto l’incendio, evitandomi di perdere tutto.

Ora, riguardando attentamente quelle foto di piazza Vittorio Veneto, è evidente che, a prescindere dal burocratese che ha licenziato nella legalità tutta la manifestazione, è oggettivo pensare che per una qualsiasi emergenza l’ingombro della tensostruttura tra la pasticceria Jeantet sino alle vetrine della ex Standa avrebbe compromesso l’agevole intervento dei mezzi di soccorso, qualora necessario, con serio rischio, per gli umani che abitano quel condominio a sei piani, di far la fine del topo.

Non si vuol gufare, ben venga la festa, ma prevalga il buon senso e rivediamo gli ingombri o il dislocamento della manifestazione per il prossimo anno.

Certe disgrazie non appartengono solo agli altri o al cinema e ho voluto testimoniarlo.

Benito Maria Possemato
Capogruppo consiliare i Love Biella

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>