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Rifiuti e bollette trasparenti

Biella 17 settembre 2011

MOZIONE

PREMESSO CHE

A seguito dell’avviso pubblico del 25.02.2011 pubblicato da Seab, furono sei le società che parteciparono al bando per la realizzazione della nuova sede Seab (società pubblica per la gestione dei rifiuti, ora ubicata in spazi oggettivamente non idonei per uomini e mezzi in via per Candelo in Biella).

Il consiglio di amministrazione Seab, presieduto dal sig. Silvio Belletti indicò vincente la società a capitale interamente pubblico, la Emmegibi srl (a scalare si classificarono la Sicem srl, il Consorzio Imprenditori Vercellesi, Anteo Cooperativa Sociale Onlus, MA.RI.BO Manifatture Riunite Bonino snc e la C&G srl di Gaglianico esclusa dalla graduatoria per carenze nella documentazione presentata).

Per quanto riguarda i criteri utilizzati dalla Seab, i punti di forza del progetto Emmegibi srl da realizzarsi ex novo in regione Merimeggio a Chiavazza (su terreni di proprietà della Nordind S.p.A, con sede legale a Vercelli), sono stati le peculiarità della sede sia da un punto di vista economico che tecnico, la viabilità esterna e le caratteristiche del fotovoltaico a copertura di un parcheggio per i mezzi da 2.500 metri quadri.

Il preventivo di spesa per la nuova sede fu di 8 milioni e 400 mila euro che con mutuo venticinquennale e Iva lievitano a 13 milioni 757 mila euro. Dalla vendita dell’energia ricavata dal fotovoltaico sui parcheggi si presumeva un ricavo di 6 milioni e 677 mila euro da spalmarsi in venticinque anni.

La differenza tra costi e ricavi, pari a 7 milioni e 80 mila euro, porta ad un rateo medio annuo da accollare in bolletta agli utenti pari a 283 mila 187 euro.

RILEVATO CHE

Il sindaco Donato Gentile, come riportato dai media locali non più tardi del maggio 2011 chiosava “un progetto condiviso… abbiamo faticato non poco a star dietro a un Silvio Belletti scatenato” e ancora “è una bella iniziativa questa, promossa dalla Seab, di realizzare una nuova sede. Come comune di Biella abbiamo analizzato attentamente il progetto, abbiamo anche messo in campo delle prescrizioni, proprio per tutelare al massimo quello che è lo spazio, lo spazio anche residenziale intorno e devo dire che il progetto da la massima garanzia della bontà di tutta l’operazione Seab“.

Queste parole furono pronunciate il 19 maggio 2011 all’atto di presentazione pubblica del progetto vincente.

RILEVATO A SEGUIRE CHE

La levata di scudi dei sindaci biellesi contrari ad un progetto classificato obiettivamente “di lusso”, inopportuno e inspiegabile per certi versi, troppo oneroso e con un ventaglio di alternative ampio e molto più economico (individuando ad esempio l’allocazione idonea della nuova sede Seab in uno dei numerosi capannoni industriali e commerciali dismessi dei quali è disseminato tutto il biellese ormai da lustri), ha portato, con corollario di crisi di giunta, ad una repentina retromarcia del sindaco Donato Gentile il quale nel Giugno 2011 dichiarava: “C’è necessità di una nuova sede, ma quella vecchia non sta crollando. Le crepe ci sono da tempo e sono monitorate dall’ufficio tecnico del comune. Dobbiamo fare delle riflessioni, non è detto che si faccia a Chiavazza, ci sono tanti capannoni vuoti che potrebbero andare bene“.

RIFLETTUTO COSI’ CHE

E’ stato costituto un “comitato paritetico di garanzia” composto da tredici sindaci biellesi con capofila Biella creato in seno a Seab, che dopo cinque riunioni ha redatto un documento condiviso, mettendo a tutti gli effetti la pietra tombale sul progetto Emmegibi srl, sconfessandone di fatto ufficialmente tutti i protagonisti e fautori e che in ultimo recita: “…il comitato ha diviso all’unanimità l’impellenza di trovare adeguata alternativa alla fatiscente sede attuale di via Candelo” e ancora “… è poi emersa l’opportunità di mantenere gli uffici di Seab nel cuore di Biella per un servizio di maggiore prossimità con gli utenti. Infine si è considerata la possibilità, da parte del cda, di sondare le disponibilità di nuove aree, in Biella o dintorni, che possano rispondere alle esigenze tecniche di Seab (privilegiando appunto il recupero di strutture produttive dismesse ndr), valutando attentamente l’opportunità di realizzare all’aperto l’area di parcheggio dei mezzi, utilizzando una copertura fotovoltaica, anziché il grande garage come previsto dal progetto Emmegibi srl. Tali considerazioni sulla nuova sede verranno espresse dal comitato paritetico in seno all’assemblea dei sindaci e, se troveranno il favore dell’organo assembleare, si chiederà al presidente Belletti di iniziare una ulteriore valutazione nel merito dell’ipotesi di nuova sede Seab“.

CONSIDERATO CHE

A far data dal 2011 la bollettazione della tariffa rifiuti è onere diretto del comune di Biella.

CONCLUDENDO CHE

Resettati i presupposti per una scelta finalmente condivisa e che possa essere davvero la più conveniente per la collettività disorientata e perplessa dalle vicende e interessi che ruotano intorno a Seab, con questa istanza che vuole essere punto di partenza all’insegna della trasparenza e del rispetto degli amministrati

SI IMPEGNANO IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE

Ad indicare per iscritto, in apposito spazio ben visibile dedicato in bolletta, con i caratteri adeguati all’uopo e per tutto il tempo necessario all’estinzione dei costi da parte dei contribuenti:

  • La scelta e l’allocazione della nuova sede Seab (indicando le generalità della parte venditrice)
  • Il piano economico e il preventivo di spesa per sommi capi per la realizzazione di tutte le opere, accessorie comprese.
  • L’accollo pro capite in bolletta per ciascun contribuente fruitore del servizio.

Benito Maria Possemato
Capogruppo consiliare I Love Biella

Una risposta a “Rifiuti e bollette trasparenti”

  1. Luca Forcolini scrive:

    Ben fatto! Un’informazione pubblica, trasparente e che impegna gli amministratori nei confronti dei cittadini biellesi.

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