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Rifiuti: la stangata prossima ventura

Ultimamente la novela del costo per lo smaltimento dei rifiuti prodotti nel biellese si arricchisce di nuovi capitoli.

Titoloni sui giornali, fotografie di facce sorridenti, esposizione di progetti correlati di immagini accattivanti, dichiarazioni sui vantaggi che i fruitori del servizio (ovvero noi) ne avranno, grandi cifre ma assoluto silenzio su cosa ciò comporti realmente alle tasche dei cittadini.

Sarebbe bello leggere con chiarezza sui giornali, per ogni progetto proposto, quanto effettivamente i cittadini dovranno pagare, invece si comunica tutto evitando con metodo scientifico di approfondire questo aspetto.

Sarà forse marginale? O chissenefrega tanto la gente quando giungerà il momento, pagherà?

Tutti noi ci stiamo rendendo conto dei continui aumenti che la tassa sui rifiuti ci riserva ogni anno. Non ne capiamo bene il perché, ci lamentiamo quando riceviamo le bollette e poi, presi dai problemi della vita quotidiana, ci dimentichiamo fino all’anno seguente. Pochi si stanno rendendo conto di quanto ci aspetterà in un più che prossimo futuro.

Andiamo per ordine e vediamo cosa abbiamo scoperto semplicemente leggendo i giornali:

  • Primo aumento: la bonifica per la chiusura della discarica di Masserano.
    Costerà almeno una decina di milioni di euro. Di questi 5 milioni avrebbero già dovuto essere accantonati (tradotto, per chiarezza di tutti, significa già pagati dai cittadini).
    Risulta invece che sono stati spesi per fini diversi, senza peraltro comunicare con chiarezza “quali fini diversi”.  Le conseguenze?
    Sarà attivato un mutuo con le banche, ogni comune si accollerà pro-quota il costo e lo riverserà sui cittadini. Alcuni sindaci sembra non siano disponibili ad accettare questo sopruso, semplicemente perché far pagare quanto si è già pagato sembra essere una scelta che stride con la moralità, altri, per contro, si stanno adeguando senza neppure protestare.
    E’ vero, la legge impone regole per la chiusura di discariche esaurite, ma non troviamo l’articolo o il comma che dice che tali costi sono da pagare due volte!
  • Secondo aumento: la nuova sede SEAB.
    Per il ricovero e la gestione dei mezzi e per i nuovi uffici è prevista una spesa superiore ai 13 milioni di euro.
    Parrebbe che circa 6 milioni vengano recuperati dalla vendita di energia prodotta da pannelli solari che ricopreranno i capannoni. Gli altri 7 milioni saranno garantiti da un mutuo che o sarà pagato dai marziani o, ci viene il sospetto, nuovamente da noi utenti.
    Rassicurante leggere che verranno realizzati parcheggi per gli utenti (grazia loro!) e che ci sarà anche una luminosa sala riunioni da 200 posti.
    Qualcuno dirà: facile criticare, difficile proporre. E allora vogliamo essere costruttivi.
    Sembrerebbe che nel biellese ci siano centinaia di miglia di metri quadrati di capannoni dismessi con annessi palazzine ad uso ufficio anche di pregevole fattezza. I costi di acquisto e ristrutturazione potrebbero ragionevolmente aggirarsi su un terzo o al massimo la metà di quanto previsto nel faraonico progetto sopra esposto. Non solo, ma a parità di energia prodotta, l’investimento creerebbe addirittura utili!! Troppo facile. Meglio spendere 13 milioni, sperare di incassarne 6 dai pannelli solari (attenzione: speranza ma non certezza); tanto pagano i cittadini.
    Un’ultima annotazione: sapete che a Biella è piena di sale pubbliche o private dove si possono tenere riunioni di 200 persone? Ma si, costruiamone un’altra, tanto i bilanci pubblici lo consentono!
  • Terzo aumento: con la chiusura della discarica di Masserano, non avendo sino ad ora i nostri politici individuato altro sito idoneo, saremo costretti a trasportare i nostri rifiuti in discariche oltre provincia con i conseguenti sovraccosti, che, guarda caso saranno nuovamente imputati a noi.
    Sarebbe troppo chiedere ai nostri amministratori di muoversi per tempo? Oppure pensano che, visto il problema serio, sia meglio non affrontarlo, tanto ci penserà chi verrà dopo? Storia già vissuta. Se a questi aumenti, che si potrebbero evitare se ciascuno facesse il proprio dovere, aggiungiamo quelli che annualmente ci vengono propinati non possiamo altro che attenderci un incremento della bolletta rifiuti considerevole.

Continuiamo a sentire lamentele da parte delle amministrazioni comunali che mancano i soldi per la scuola, i servizi per gli anziani e i cittadini e poi trovano 13 milioni di euro per costruire una sede sovradimensionata se non inutile?

Dire che è una vergogna è un’offesa per qualcuno? Pazienza: vergogna!

Enrico Zina
Comitati Per l’Italia che vogliamo
Coordinamento Nord-Ovest

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