Il ministro alle politiche agricole Saverio Romano è passato in risaia pochi giorni orsono e non ha portato neanche un saluto in terra biellese, pensando, forse, che siamo nel Canton Ticino, almeno per edulcorarci l’eco delle promesse elettorali rilasciate in quel di Vercelli con tanto di foto a corollario sulla stampa locale.
L’ha scandito a chiare lettere dinnanzi a politici e notabili locali tra i quali spiccava tra tutti il sorriso compiaciuto del sig. Carmelo Iacopino, presidente del consorzio Baraggia:
la diga in Valsessera s’ha da fare, punto.
Al comune di Biella, capoluogo il cui parere non è vincolante ma si poteva far pesare nelle sedi opportune, le istituzioni non hanno fiatato, neppure per avallare il referndum consultivo voluto dalla Provincia e portarlo a conoscenza del ministro.
Solo un silente “obbedisco” ha scandito il voto di ben due mozioni-diga bocciate in aula senza dibattito, senza un sussulto d’appartenenza a una comunità o anche solo un’argomentazione a favore o contro questa diga e non altre.
Il sindaco non ha speso una parola una, e ha votato di conseguenza, con un saluto al nostro peso politico.
Io c’ero.
Benito Maria Possemato
Capogruppo consiliare I Love Biella
