Biella 06 aprile 2011
E’ opinabile, seppur legittima, la chiave di lettura dell’ultimo consiglio comunale, rilasciata su “La Stampa” dal consigliere de “La Sinistra” roberto pietrobon, il quale definisce “una Caporetto della sinistra” quella occorsa alla minoranza martedì scorso nel dibattito fiume sull’ordine del giorno sul sottopasso e, a seguire, sulla mozione no-diga.
Eravamo ben presenti anche noi, consiglieri del centrosinistra e in lista civica d’area, a condividere “la sconfitta”, ma le conclusioni che se ne possono trarre dipendono dal risultato che come minoranza intendevamo conseguire.
E ricalco la parola minoranza, che tradotta in numeri significa 16 consiglieri eletti, polverizzati in cinque gruppi consiliari, dalle anime, prospettive e anche ambizioni diverse, ai quali abbiamo sommato, al momento del voto sul sottopasso, i quattro voti della fronda del centro destra di “Uniti per Biella”.
Da questi ultimi, come pure da “La Sinistra”, sono state avanzate alcune interessanti proposte tecniche riguardanti la viabilità.
Ecco, le proposte, appunto, erano ciò che, come lista civica, ci proponevamo di stimolare attraverso il dibattito, oltre che, naturalmente, cassare un’opera a mio giudizio inutile, anche se a realizzarla fosse stato il centro sinistra. Inoltre ci premeva perorare la causa della “buona amministrazione” e non funzionale ai vezzi ambiziosi di un assessore.
Sommano così ben 20 anime contro 21 in affanno, alle quali era certa l’adesione di parte leghista fino all’ultimo secondo, quando il sindaco Gentile per evitare la sua “Caporetto”, caracollando, è andato a pietire un ripensamento presso i banchi del carroccio col cappello in mano, contando che andava sotto certamente (gli ho letto anche il labiale, peccato non ci fosse la televisione, ma se la maggioranza l’ha epurata ci sarà un motivo).
E il carroccio non si è smentito neanche questa volta dimostrando quale sia la differenza tra idee e azione. Anzi, ha rilanciato le proprie contraddizioni nel dibattito sulla diga, votando contro la nostra mozione ma adducendo, con fare ormai pateticamente “andreottiano” per bocca del suo segretario nonché consigliere comunale: “ma non significa che siamo favorevoli alla diga”.L’osare e l’ingaggiar battaglia non mi ha spaventato e ha contagiato anche altri consiglieri il cui denominatore condiviso è la tutela del bene comune.
Anche se magari ho peccato in strategia, avrò certamente la presuntuosa umiltà di far tesoro di ogni esperienza e migliorarmi, per cercar di prevenire i pesci in faccia, che grazie anche a lega nord avremo la magra consolazione essere pesci autoctoni, come quelli promessi dal signor Carmelo Jacopino pur di realizzare la diga in Valsessera.
Benito Maria Possemato
Capogruppo consiliare I Love Biella