La retorica de “IO L’AVEVO DETTO” mi sembra quanto mai appropriata circa il dibattito nucleare che ha trovato nuovo vigore, ma tragici stimoli, nella catastrofe nipponica.
Premessa la curiosa capacità mnemonica da pesci rossi della politica locale, come lista civica e in tempi non sospetti, cioè non avallati dalle tragedie del Sol Levante, presentammo mozione antinucleare prendendo spunto dalla legge di decreto sviluppo n.133/08 che, a far data dal luglio 2009, di fatto delega il Governo al rilancio della politica nucleare in Italia con l’obbligo di stilare in sei mesi una lista dei potenziali siti di generazione d’energia e stoccaggio delle scorie.
Tra questi scopriamo ora esserci anche il basso biellese (la mozione data novembre del 2009 e pensammo contestualmente anche a “denuclearizzare” la bacheca di I Love Biella sotto i portici del comune, con apposito cartello antiradiazioni tuttora in essere e foriero, a nostro giudizio, di buon auspicio).
Per inciso sembra che il senatore Pichetto Fratin del Pdl (come appreso dai giornali locali), fosse a conoscenza dell’elenco seppur informale e quindi dei siti ivi contenuti.
E cosa aspettava a dircelo?
L’accoglienza dell’azione antinucleare avanzata dal gruppo I Love Biella fu tiepida, il consiglio comunale non si scaldò per perorare la causa nè dal centrodestra (con la maggioranza puntavamo ad un voto favorevole dettato almeno dalla sindrome “NIMBY” ovvero: ok alla centrale ma non nel mio giardino), ma neppure il centrosinistra si stracciò le vesti.
A riprova, poco interessanti sono gli spunti che emergono dai verbali del dibattito in consiglio comunale, punteggiati di luoghi comuni mentre, con un po’ di lungimiranza, avremmo potuto PREVENIRE anche le polemiche, dichiarando a tempo debito il comune di Biella “COMUNE DENUCLEARIZZATO” previo dibattito più approfondito e da sviscerare in più sedute consiliari se necessario, neutralizzando, inoltre, a priori le strumentalizzazioni “giapponesi” da parte di chicchessia e che, puntuali proprio come la morte, arriveranno prima, durante e dopo la nuova fase dibattimentale.
Benito Maria Possemato e Nicola Simone
Gruppo consiliare I Love Biella