Biella, 3 settembre 2010
“Alla fine ha avuto ragione lui”.
Così titolava un giornale locale pochi giorni orsono, commentando a caldo la vendita della farmacia comunale aggiudicata, salvo intoppi, al dott. Maurizio Azzellino, ex dipendente della stessa e, unico tra i suoi ex colleghi, ad aver esercitato il diritto di prelazione.
“Lui” è il superassessore Mello, il quale non difetta di ampia conoscenza nel suo campo, la matematica di bilancio, e del quale anche noi, consiglieri comunali di I love Biella, abbiamo avuto modo di apprezzarne alcuni passaggi tecnici nei dibattiti deliberativi da “lui” argomentati, riconoscendogli lo spessore nella sua professione (il commercialista) che non a caso è proporzionale allo spessore della sua visura camerale, con incarichi in banca, aziende private, collegi sindacali e quant’altro.
Ed è con l’accezione aritmetica dell’azione amministrativa che l’assessore Mello vorrebbe far passare ad arte sui mezzi di informazione l’equazione che la vendita della farmacia sta alla posa del fotovoltaico sui palazzetti dello sport.
Balle.
I denari per il fotovoltaico si potevano trovare anche per altre vie. Vi è invece una differente chiave di lettura che I love Biella ha dato in un ampio dibattito in consiglio comunale prima della delibera di alienazione, purtroppo senza scalfire il muro di gomma della maggioranza tutta. Abbiamo difeso la “nostra” farmacia comunale argomentando l’opposizione in lista civica scevri da preconcetti politici, ma mirando all’obiettivo che dovrebbe sempre avere un’opposizione che almeno tenti di essere efficace: offrire una valida alternativa.
Una scelta diversa si poteva fare.
Il comune ha voluto vendere causa il deficit di esercizio, che ha registrato un picco negativo compreso tra i trenta e i quarantamila euro lo scorso anno, e rammento ancora quando l’assessore Mello chiosò: “abbiamo l’unica farmacia in perdita di tutta Italia”. Ammesso che il vero motivo fosse questo, è proprio qua la chiave di volta. La prova del nove che la farmacia era un nostro gioiellino di famiglia è insita nel fatto che è stata venduta, ergo, ha un mercato. Dimostrando, quindi, di avere una strategia di discontinuità con la tanto bistrattata amministrazione precedente e con un minimo di lungimiranza programmatica, il comune avrebbe potuto:
Ma ormai i giochi sono fatti, non resta che augurare buona fortuna di cuore al Dott. Azzellino, il quale certo ha agito non per dare ragione a “lui”, ma ci ha dato occasione per poter dire alla cittadinanza, senza prosopopea alcuna, che non avevamo torto neppure noi.
Benito Maria Possemato
Capogruppo consiliare I Love Biella