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Il futuro del nosocomio

Biella 07 settembre 2010

INTERROGAZIONE

PREMESSO CHE

A far fede dagli accordi intercorsi nel mese di settembre 2010 tra l’azienda sanitaria locale biellese e le imprese costruttrici che porteranno a termine i lavori di completamento del nuovo ospedale di Biella in località Villanetto, nel comune di Ponderano, verosimilmente entro il 2013 (salvo imprevisti ).

CONSIDERATO CHE

Alla luce degli accordi intercorsi in premessa, si può auspicare oltre ogni ragionevole dubbio che il nosocomio “Degli infermi” di via Caraccio in Biella sarà trasferito nel nuovo complesso di Ponderano entro un lustro a partire dal 2010.

RILEVATO CHE

L’attuale ospedale di Biella è di proprietà regionale, è sottoposto solo in parte a restrizioni urbanistiche che limitano i margini di manovra del nostro comune quali ad esempio la possibilità di abbattimento (circostanza già ipotizzata per i padiglioni retrostanti non soggetti a vincoli ostativi in tal senso), è inoltre edificato sulla Via Carso, lungo un fronte sul torrente Cervo che comprende altri importanti plessi al centro di scelte programmatiche politico-amministrative dell’attuale giunta al governo cittadino, quali gli ex lanifici Rivetti e le ex Pettinature Riunite.

TENUTO CONTO CHE

In ragione di detti interventi che prevedono, in fasi successive, modifiche allo strumento urbanistico del comune di Biella, attivando un iter deliberativo complesso e dai tempi incerti che potrebbe invero già inglobare le linee guida dello sviluppo futuribile dello storico nosocomio “Degli infermi”.

IL GRUPPO CONSILIARE DI I LOVE BIELLA INTERROGA IL SINDACO E GLI ASSESSORI COMPETENTI

  • Su quale destinazione d’uso reale avrà, nelle intenzioni della giunta, la volumetria dell’ospedale di via Caraccio.
  • Se le scelte in merito terranno conto e in che modo, delle linee guida già tracciate dall’amministrazione comunale riguardo alle ex Pettinature Riunite e agli ex lanifici Rivetti e nello specifico quali saranno gli equilibri tra le volumetrie destinate (se destinate) ,al commerciale, al residenziale, al produttivo, ai servizi, al terziario e al verde pubblico in una città da tempo in overdose immobiliare.
  • Se non si reputi utile (al fine di addivenire alla soluzione più idonea e partecipata per “rigenerare” gli spazi del vecchio nosocomio) un concorso di idee tra soggetti competenti in materia urbanistica e architettonica, da sottoporre al vaglio del consiglio comunale.
  • Su quale sia lo stato d’avanzamento delle opere viarie complementari al nuovo plesso ospedaliero di competenza comunale e se vi siano delle sofferenze della copertura finanziaria per realizzare dette opere.
  • Se siano state valutate preventivamente dall’amministrazione, le problematiche di ipertrofia nella gestione di un ospedale a servizio di un capoluogo di provincia ma allocato nel piccolo comune di Ponderano, considerando per esempio il carico di lavoro per la gestione anagrafica delle nascite e dei decessi.

SI RICHIEDE RISPOSTA ORALE IN AULA

Il gruppo consiliare I Love Biella

6 risposte a “Il futuro del nosocomio”

  1. Antonio scrive:

    Mi chiedo e rivolgo a voi la seguente interrogazione: Completato il nuovo OSPEDALE DI PONDERANO-BIELLA…
    I futuri bambini che nasceranno nella nuova struttura, saranno registrati come PONDERANESI O COME BIELLESI…???
    GRAZIE PER UNA RISPOSTA.

  2. Benni scrive:

    Antonio, il quesito che tu poni è la punta dell’iceberg. Le nuove nascite, come pure i decessi e, a cascata, tutta la burocrazia e la gestione ordinaria e straordinaria che un ospedale, ancorchè nuovo e in fase di “lancio”, comporta e comporterà, sarà prima o poi oggetto di discussione ( in Italia sicuramente “poi” ) . Non son sicuro se Biella è in grado di gestire il tutto, figuriamoci Ponderano. Il quesito l’ho posto tempo fa a chi di dovere, amministrazione comunale e alcuni dirigenti asl. Attendiamo risposta che divulgheremo prontamente.
    Buona Pasqua dentro e fuori l’uovo.
    Benito Maria Possemato

  3. Antonio scrive:

    Mi hanno detto degli amici vicini alla struttura ospedaliera di Biella, che le dichiarazioni di nascita potranno essere fatte nel comune di residenza dei genitori.
    Consente di evitare che nei comuni in cui non esistano strutture sanitarie adeguate si registri una crescita “zero” della popolazione.
    Quindi i genitori non saranno costretti a registrare la nascita dei propri figli in un territorio diverso da quello in cui poi risiederà l’intero nucleo famigliare.
    La dichiarazione di nascita, passerà direttamente dalla sala parto al comune di residenza e, subito dopo si potrà procedere all’assegnazione del codice fiscale, alla scelta del pediatra e alla messa a punto dei dati statistici generali.
    AUGURIAMO BENE
    SPERO NON SIA UNA BALLA….

  4. Antonio scrive:

    NON C’E’ NESSUNO CHE MI SAPPIA DIRE QUALCOSA IN MERITO AL MIO COMMENTO…?
    GRAZIE

  5. Riccardo scrive:

    Antonio purtroppo non credo si siano ancora posti il problema ma probabilmente, nonostante l’ospedale sia in territorio di Ponderano, sui documenti d’identità ci sarà scritto nato/a a Biella.

  6. Benni scrive:

    Antonio, confermo, come da ipotesi di Riccardo, che il comune non ha ancora affrontato concretamente il problema. A mia domanda specifica in consiglio comunale, durante l’audizione INFORMALE dei primi di maggio us dell’ex assessore alla sanità Caterina Ferrero ( ex perchè inquisita per turbativa d’asta etc. etc. dalla scorsa settimana ), il sindaco ha risposto che PROBABILMENTE il comune di Biella surrogherà tutta la parte amministrativa del nuovo ospedale, comprese nascite e decessi. Ergo, si nascerà a Biella ma, appurato che, in Italia, nulla è più certo dell’incerto, attenderei gli sviluppi perlomeno dell’interrogazione ufficiale che presentai a settembre 2010 ( visibile sul sito del comune e dal titolo “vecchio e nuovo nosocomio” e i cui tempi di risposta restano un terno al lotto ). E’ per tale motivo che non ho espresso ulteriori commenti sul blog, ma appena avrò riferimenti certi, non mancherò di pubblicarli.
    Il consigliere Benni

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