Consiglio comunale del 30 novembre 2009
Intervento di I love Biella
Si prenda innanzitutto atto che partendo dal presupposto di “buco di bilancio” paventato ai quattro venti dall’attuale amministrazione sia prima che dopo la campagna elettorale, da questo assestamento è evidente che queste voragini non ci sono.
Se si profilano delle difficoltà nei conti comunali , e si stanno profilando, allo stato dell’arte il bilancio si chiuderà probabilmente in passivo causa il mancato trasferimento dell’ici prima casa da parte dello Stato ( come promesso dal Governo Berlusconi ) per l’importo complessivo di circa settecentomila euro.
Entrando nel merito delle varie voci di entrate e spese del documento in oggetto, non possiamo non rimarcare che come previsto dal nostro movimento civico, è più volte da noi sottolineato nei precedenti consigli comunali , non vi è previsione alcuna di una progettualità e di programmazione anche solo di breve e medio termine.
Non ci stancheremo mai di sollecitarla, per aprire un confronto vero, che possa dare speranza a un territorio in stato comatoso.
La cartina tornasole delle nostre affermazioni sono insite in questo documento di variazione , ove ci sono appunto una serie di entrate e di spese dove è palese una incolore “normale amministrazione” che peraltro evidenzia in alcune sue voci quello che è l’azione politica fin qui espressa dall’amministrazione comunale, giustificabile in parte dall’inesperienza e ingiustificabile nella sua vera espressione : la superficialità.
Superficialità che si evince dalla gestione dell’operazione Sace , dove ho sentito più esponenti politici, sui media locali parlare di: “… poche migliaia di euro ( ben 44.050 )”, per procrastinare l’agonia della fondazione in attesa di un qualche etereo miracolo . Ma fossero anche quattro euro, questo denaro non è nostro, è della collettività tutta, è nostro preciso dovere gestirlo con l’attenzione del buon padre di famiglia! E questo partendo dal principio che non è inutile l’aeroporto in se.
Semplicemente non è una priorità del nostro territorio, soprattutto ora.
Superficialità che si evince dalla previsione di spesa per la funicolare del Piazzo che ammonta a ben 220.950 euro, per interventi straordinari. Atap conferma che, ferme restando le normative vigenti in materia (quindi non entro nel merito della necessità o meno dell’intervento in oggetto), lo stanziamento è erogato sul nulla, senza uno straccio di preventivo e, a quanto risulta, senza aver appurato se tali interventi da effettuarsi per il riallineamento dei binari, non possano essere procrastinati alla data di revisione totale della funicolare fissata per il 2012. E come ciliegina la maggioranza ha votato un emendamento che incrementa la cifra fino ai circa 265.000 euro, rilanciando dei 44.050 negati con giro di valzer a corredo , alla fondazione Sace.
Superficialità nel votare delibere senza gli approfondimenti del caso, a rotta di collo, come è avvenuto per il consorzio baraggia, dove dopo tante parole, si è cercato il colpo ad effetto a discapito di Vittorio Barazzotto, senza scavare a fondo.
Risultato: gli unici a scavare sono al momento gli operai che stanno facendo i carotaggi neanche un mese dopo la nostra delibera senza neppure bussare alla porta e senza chiedere il permesso ad alcuno, dalle autorità locali alle popolazioni interessate dall’invaso, pensando di essere già in casa loro evidentemente.
Superficialità, sconcertante pressapochismo nell’approccio di questo bilancio alle vere emergenze che si profilano all’orizzonte : il lavoro, la coesione sociale, il decremento demografico, il depauperamento del territorio, le carenze infrastrutturali, la crisi del manifatturiero e quella del commercio.
E’ comprensibile che qualsiasi Sindaco e qualsivoglia amministrazione comunale, soprattutto in realtà piccole come la nostra, non possa fare dei miracoli, la coperta è quella che è, lo sappiamo. Ma ogni amministrazione ha il diritto/dovere di programmare degli atti come il bilancio che giocoforza sono di indirizzo politico.
Ciò che chiediamo è di sapere come la maggioranza intenda stendere questa coperta. Prendiamo però anche atto che da soli non riusciamo più a uscirne, al momento non abbiamo i numeri. Nell’attesa che indichiate una via , delle idee sulle quali ragionare, a nostro giudizio dobbiamo trovare sostegno esterno al nostro bilancio, dobbiamo attivare i nostri rappresentanti regionali e nazionali, che ci dimostrino di saper reperire nelle sedi preposte, almeno una parte delle risorse che la nostra terra ha generosamente versato nelle casse dell’erario negli ultimi decenni … e ora ci troviamo a elemosinare un rimborso ici di 700.000 euro da mesi, vitale per stare a galla, e noi cittadini diciamo questo con rabbia perché ci vediamo obbligati a calpestare una delle prerogative ataviche della nostra terra: la nostra dignità.