Allorquando tutti i mezzi di informazione si erano già allontanati dal Consiglio Comunale, ha avuto luogo il dibattito sulla mozione presentata limpidamente dalla consigliera Costanza Mottino del Pd, con in calce le firme dei rappresentanti i gruppi d’opposizione, compresa I Love Biella (allego copia).
Tale mozione poneva l’accento sull’abbandono di Città Studi al proprio destino: il Senato Accademico del Politecnico di Torino pare abbia già inesorabilmente cassato qualsiasi decentramento dalla sede madre, Torino appunto, tagliando le ramificazioni degli indirizzi in tutto il Piemonte.
Noi ovviamente non siamo scampati, come pure i nostri cugini Vercellesi.
C’è un però: la differenza tra noi e il presidio di Vercelli, sta nel fatto che mentre a Vercelli, immediatamente, si sono alzate le barricate, compattando il fronte politico tra centro, destre e sinistre nel difendere il proprio distaccamento a furor di studenti, a Biella abbiamo dato uno spettacolo penoso.
La mozione Mottino , a fronte della drastica razionalizzazione Gelmini (che inconfutabilmente è alla base dei tagli di spesa obbligati per tutti gli atenei d’Italia ), proponeva anche da noi un fronte comune delle nostre istituzioni cittadine nel richiedere le risorse necessarie al Governo, a complemento di quelle che generosamente mettono sul piatto ogni anno la Fondazione cassa di risparmio di Biella e altri attori locali, per tenere in vita tutti i corsi universitari a partire dal più caratterizzante per il biellese: il corso di ingegneria chimica tessile, unico nel suo genere e frequentato da studenti di tutti i continenti.
In proposito parlo con cognizione di causa perchè io stesso sono stato tra i primi iscritti al corso di laurea in ingegneria chimica nel lontano 1989 e posso testimoniare che uno dei punti di forza della nostra università sta nel giusto rapporto numerico tra studenti e professori e nella preparazione di questi ultimi, distaccati direttamente dal Politecnico di Torino.
La replica del Sindaco Donato Gentile mi ha amareggiato: fermo restando l’impegno che dice di aver profuso in questi giorni per tenere in vita le speranze, ha sottolineato poi nel più classico dei teatrini politici, con l’immarcescibile scaricabarile, che il taglio è opera del Rettore Sig. Profumo e che l’istruzione fa capo alla Regione ( che guarda il caso per ora è di centrosinistra ), ma di non preoccuparci perchè ci penserà lui anche a reperire la forza docente e tutto si risolverà a taralli e vino.
Risultato: la mozione è stata respinta.
La distanza tra noi cittadini e la politica è siderale, non ci credevo ma sto toccando con mano. Discussioni inutili e fuorvianti su vasoni, eternit e suricati in plastica, quei simpatici mammiferi irti e vigili che stanno popolando via via la città, dal Piazzo al Palabiella e che tra cinque anni, alla scadenza elettorale, saranno più numerosi degli abitanti.
Benito Maria Possemato
Capogruppo Consiliare I Love Biella