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Giù la maschera

giùlamascheraLa decisione della Corte Costituzionale sul cosiddetto Lodo Alfano ha aperto discussioni e polemiche su tutti i media nazionali. Quasi tutti i politici, però, si sono trovati concordi nello stigmatizzare l’atteggiamento offensivo e sessista del Premier nel confronto dell’On. Rosy Bindi.

A Biella, città da sempre poco avvezza all’imbarbarimento dei toni umani prima che politici, la questione è passata in secondo piano, presi come siamo dalle discussioni su vespasiani e fioriere, fino a che un autorevole consigliere dell’attuale maggioranza, il consigliere più votato e da tutti (ri)conosciuto come uomo mite ed educato, ha deciso di smarcarsi e di fondare un gruppo su Facebook chiamato:

SOLIDARIETA’ A SILVIO BERLUSCONI PROVOCATO DA ROSY BINDI.

Nella descrizione del gruppo, a scanso di equivoci, ci evidenzia i profondi motivi che lo hanno costretto a tale passo e che sono testualmente :
L’obiettivo del Gruppo vuole essere quello di esprimere la più chiara e netta solidarietà al Presidente del Consiglio SILVIO BERLUSCONI il quale, durante una puntata di Porta a Porta, è stato costretto ad apostrofare in malo modo la ZITELLA PETULANTE DEL PD ROSY BINDI a causa delle sue continue e provocatorie insinuazioni più o meno sottovoce… NON SONO UNA DONNA A SUA DISPOSIZIONE!!! ha risposto infuriata al Premier. Bene ha fatto l’ex Guardasigilli Castelli a replicare “E CI MANCHEREBBE ALTRO…”

Non crediamo che l’iniziativa meriti ulteriori commenti, ci limitiamo a chiedere scusa ed a offrire la nostra solidarietà alla persona interessata.

Che non è Silvio Berlusconi.

Direttivo I LOVE BIELLA

Una risposta a “Giù la maschera”

  1. Fausto Fabiano scrive:

    Credo che un individuo, un cyborg, che ha trasformato la sua persona con tecniche degne di Valeria Marini, non possa muovere critiche a chicchessia.
    Comunque, considerando le condizioni della prostata dell’organismo bionico in causa e il cervello posto all’altezza delle anche dei suoi benevoli commentatori e difensori, non credo che meriti preoccuparsi, prima o poi i polimeri cederanno, qualcosa andrà in corto e gli altri, come sempre, si adatteranno con la dignità di sempre (vedi Capezzone) al nuovo.

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