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100 giorni di giunta Gentile

28 settembre 2009
Sono passati circa 100 giorni dall’insediamento della nuova giunta comunale. Un lasso di tempo comunque congruo per tracciarne un primo bilancio ed accorgersi che le centinaia di promesse elettorali giacciono nei cassetti della Giunta e le poche cose fatte, se non hanno creato danni o peggioramenti, certo non hanno riscosso il favore di molti cittadini.
Partiti con dichiarazioni e proclami roboanti, come ad esempio la creazione di una sorta di Campi Elisi davanti ai giardini, i nuovi amministratori cos’hanno fatto in concreto?
Dopo aver allontanato e cambiato diversi dirigenti comunali, hanno immediatamente annunciato che avrebbero oppugnato la delibera della vecchia giunta, riguardante lo spostamento della Biblioteca Civica presso l’ex Upim.
Molti cittadini, favorevoli allo spostamento, hanno consegnato oltre mille firme al sindaco Dino Gentile, ma la giunta non ne ha tenuto conto ed ha formalizzato la sua controversa decisione nel corso di un primo infuocato consiglio comunale.

Nello stesso consiglio si è aspramente dibattuto del bilancio, risultato poi in ordine, e si è positivamente modificato, con il voto favorevole di quasi tutti (compreso quello di chi lo aveva voluto diverso pochi mesi prima) il regolamento comunale sull’arredo urbano per i dehors.

Poi sono arrivate le ferie, che Sindaco ed Assessori hanno probabilmente utilizzato, oltre che per ritemprarsi dalle fatiche elettorali, anche per pensare a come rilanciare le attività Culturali e a come rivitalizzare il centro cittadino.
Al rientro, per la cultura, hanno fatto (o cercato di fare) rescindere il contratto di gestione del Teatro Sociale Villani e ricevuto (forse anche sollecitato) le dimissioni del presidente della Fondazione del Museo del Territorio, sul cui operato i pareri del Sindaco e dell’Assessore alle Finanze e Bilancio Gabriele Mello Rella sono stati, nelle dichiarazioni rilasciate alla stampa, diametralmente opposti.

Venendo all’attrattività del centro, l’Assessore ai Lavori pubblici ed Edilizia pubblica, Arredo urbano e Cultura Andrea Delmastro ha pensato bene di far togliere il Vespasiano di Piazza Duomo colpevole, credo, di allontanare cittadini e turisti coi suoi miasmi.
Poi ha fatto spostare i parcheggi da una parte all’altra della piazza, salvo eliminarne una decina, e per facilitare l’accesso alle funzioni religiose nella Cattedrale e migliorarne la dignità, ora sta per far proibire il transito (davanti al sagrato) a tutti i veicoli. Questa decisione è stata, ovviamente, ponderata lungamente ed a riguardo il neo Assessore dice: (da La Nuova Provincia di Biella) “Al di là dell’immagine pure importante dell’edificio, ora si creavano situazioni inopportune: basti pensare all’uscita della gente dai funerali quando si trova davanti il fracasso delle auto di passaggio”.
Infatti, a chi non è capitato, almeno una volta, di assistere attonito allo scorrazzare dei caroselli di automobili guastatori di funerali con l’ausilio di trombe tritonali?

Una volta sistemata la piazza ed il Duomo, l’Assessore ha poi rivolto lo sguardo al Piazzo ed al centro, constatando che i vasi che ornano Via Italia e Corso Ferrero lì dove sono non vanno affatto bene, poiché creerebbero un equivoco culturale. Tutti hanno, infatti, potuto constatare che (da La nuova Provincia di Biella del 23/9/2009) “Palazzo Ferrero, per esempio, risultava quasi sminuito, l’edificio non dialogava con i vasi e così si potrebbe dire per Via Italia”. La colpa, ovviamente, è dei vasi, poiché sono arrivati dopo… Fortunatamente sono stati già spostati nel giardino del parco Fluviale, in Piazza Falcone, sede del mercato, e nell’area dello skate park, dove potranno esercitarsi, con calma, nel dialogo architettonico.

Non sono affatto certa che, da queste operazioni, la cultura ed il centro cittadino abbiano tratto, ad oggi, un così grosso giovamento. Di una cosa però sono certa: lo capiremo molto presto, incrociando lo sguardo di ogni cittadino.

Enrica Ramella Valet
Direttivo I Love Biella

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