nav-left cat-right
cat-right

Promesse, incoerenza e veleni

Che le risorse siano poche, e sempre meno, per le Amministrazioni locali è un’affermazione piuttosto vera in linea generale, ma non può essere estesa in toto a tutte le Amministrazioni d’Italia. Nel momento del suo insediamento la Giunta Gentile, capitanata dall’assessore alle Finanze Mello – nominato (autonominatosi?) quale esterno e non eletto in Comune – senza aver avuto nemmeno il tempo di verificare i conti ha immediatamente messo le mani avanti proclamando crisi di cassa e buchi di bilancio. Stiamo parlando dell’inizio di luglio e il proclama non fu casuale. Terminata la campagna elettorale nella quale, in pieno spirito pidiellino, Gentile aveva promesso a destra e a manca i mari e i monti, dalle case per tutti ai mezzi pubblici gratuiti. Ad ogni cittadino a cui poteva arrivare, fosse in una sede di quartiere o lungo via Italia passeggiando e stringendo mani, veniva offerto esattamente ciò che l’interlocutore chiedeva.

Una tale politica della promessa, nella realtà, non poteva trovare applicazione nemmeno in una città come Biella, che i conti in ordine li ha sempre avuti e ha prodotto diversi milioni di euro in opere e servizi negli ultimi anni. Allora che fare? Ciò che è stato frettolosamente fatto, ovvero mettere le mani avanti, avanzando la teoria del buco di cassa. Tentativo maldestro peraltro smascherato nel giro di un Consiglio Comunale, quando lo stesso Mello ha precisato, sollecitato anche dall’opposizione, che le casse del Comune erano sane.
In questo scenario estivo sono però stati perpetrati altri soprusi, passati in silenzio. Uno di essi (perchè in una terra che almeno lo spirito tessile lo conserva ancora, prima o poi “tutti i nodi vengono al pettine”) è rappresentato da una lettera inviata dall’assessore Gaggino alla cooperativa che gestisce il Teatro Sociale, intimando loro l’annullamento della concessione del teatro e di conseguenza pregiudicandone la programmazione della stagione teatrale. Si parla sempre di promesse, ma questa volta non fatte ai cittadini. Si può infatti comprendere la smania dell’assessore Gaggino di affidare ad amici, o amici degli amici (magari a un biellese che lavora nel canavesano ma che alla città di Biella poco ha portato dell’indotto della sua attività), per qualche promessa fatta, le scelte sul teatro Sociale del prossimo futuro. Non si può accettare, e nemmeno farlo passare sotto silenzio, il fatto che un assessore, infischiandosene di una regolare gara di appalto, intimi ad una società che ha regolarmente acquisito il diritto di gestire il teatro sino al 2010 di fare fagotto e liberare il campo. La cooperativa in questione all’assessore deve piacere molto poco, non vi è dubbio, ma come amministratore di tutti deve rispettare le regole e la legalità.

Giusto perchè sto scrivendo un post che parla delle promesse elettorali del sindaco Gentile e visto che fra qualche giorno, da residente del Piazzo, dovrò sottoscrivere l’abbonamento mensile alla funicolare, mi chiedo se il Sindaco volesse essere così gentile da mettere in atto la promessa di rendere gratuita la funicolare per tutti. Promessa che ha esternato nella sede di quartiere una ventina di giorni prima del voto.

Come? Ah, già, dimenticavo… C’è il buco di bilancio. Pazienza.

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>