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Posti blu e il Vespasiano che non piace

Fra le tante priorità di esecuzione e progettazione di cui la città necessita, il sindaco Gentile e l’assessore Delmastro hanno deciso di puntare sul restyling di piazza Duomo. L’assessore Giachino, competente per delega, pare si sia adeguata in un secondo tempo alla decisione esecutiva del sindaco e del super assessore, senza manifestare particolare risentimento, almeno pubblicamente.

Ma torniamo al progetto di piazza Duomo facendo una dovuta prefazione. Un antefatto necessario al dovere di cronaca e all’informazione. La giunta Barazzotto, molto tempo prima dell’esito elettorale di giugno, ossia in tempi assolutamente non sospetti, aveva approvato un progetto di modifica della piazza per restituirla ai pedoni, ai fedeli e ai cittadini, eliminando i parcheggi e creando, fra l’altro, un più agevole collegamento pedonale fra il Seminario e la Cattedrale.

Quindi, l’attenzione verso piazza Duomo era tutt’altro che un proposito, essendoci un progetto approvato, ora probabilmente giacente in qualche cassetto. Un progetto intelligente fra l’altro, perchè avrebbe liberato la piazza dalle auto nel momento in cui fosse stato realizzato un parcheggio multipiano in via Garibaldi, fronte Biverbanca, in grado di accogliere le auto esuli da piazza Duomo senza arrecare alcun danno alle attività della zona e ai cittadini che si recano quotidianamente in centro città usando quella direttrice.
Ora arriva la proposta Gentile-Delmastro, che prevede l’eliminazione degli spazi bianchi gratuiti per la sosta a sud della piazza, di fronte alla cattedrale, convogliando sulla metà della piazza a nord (fronte Vespasiano, che merita una postilla a parte, ci arriveremo) una nuova disposizione di posti blu, tutti a pagamento, che peraltro stravolge la storica fisionomia dei percorsi pedonali della stessa, sovrapponendosi ad essi e il tutto condito con una modifica della viabilità che non permetterà più alle auto di transitare di fronte al Duomo.
A conti fatti, osservando il progetto presentato alla stampa, non verranno ricavati nuovi posti auto, anzi. La somma fra quelli attualmente gratuiti e quelli a pagamento è al momento leggermente superiore. Quindi diminuiranno di qualche unità, ma aumenteranno gli incassi derivanti dal pagamento della sosta. In altre parole, gli unici vantaggi dell’operazione, se di vantaggi si può parlare, saranno concentrare su metà della piazza la sosta e garantire un passaggio sgombro fra il Seminario e la Cattedrale.

Arriviamo al discorso Vespasiano, una realizzazione, che può piacere o meno, storicamente e architettonicamente rilevante degli anni ’30 oltre che uno degli ultimi esempi di senso civico a disposizione dei cittadini.

L’assessore Delmastro lo vorrebbe demolire perchè, a sua detta, si ricaverebbero un paio di posti auto in più ed inoltre perchè dovrebbe bastare guardare in che condizioni versa, di incuria e sporcizia, per rendersi conto che è necessario abbatterlo.

Lascio le considerazioni sul progetto parcheggi alla valutazione dei cittadini, ma se il problema è l’olezzo o la sporcizia del vespasiano, la soluzione non è raderlo al suolo ma garantirne la pulizia e la manutenzione. E poi, suvvia, è così difficile rinunciare ai proventi economici di due posti blu per garantire un luogo gratuito in cui fare i bisogni per chi magari è troppo distante da casa per fare diversamente?

2 risposte a “Posti blu e il Vespasiano che non piace”

  1. Umberto scrive:

    Non sarà che le cose più logiche e normali siano le più difficili da attuare?
    COsa ci vuole nel tenere pulito un WC pubblico come quelo di p.za del Duomo?
    Oppure è una decisione della serie “adesso ci siamo noi e facciamo quello che vogliamo…?”

  2. Alberto scrive:

    Mi par di capire che il duo Gentile/Delmastro voglia dimostrare, con questa brillante operazione di smantellamento, la volontà di far respirare un’aria nuova al biellese…
    cominciamo bene…

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